Lazio – In vigore la nuova ordinanza, tutte le limitazioni fino al 30 novembre

Arriva per il Lazio una nuova ordinanza, nonostante il colore che contraddistingue la nostra Regione resti il giallo. Un’ordinanza che stringe un po’ di più le libertà individuali, ma di poco ed in maniera molto circoscritta da oggi e fino al 30 novembre.

            Il cuore della questione riguarda il commercio ed i giorni festivi e prefestivi. Sì, perché a partire da sabato, nel Lazio, saranno chiuse il sabato e la domenica le grandi strutture di vendita, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta. Per capirci, stop ai grandi mobilifici e negozi di arredamento, ad esempio IKEA, ma anche tutti quegli altri grandi negozi con superficie superiore ai 2500 metri quadrati. Sono escluse le attività che si occupano di vendita di soli generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole.

            Capitolo mercati: nei giorni festivi non sarà possibile svolgere attività di commercio al dettaglio con la sola eccezione delle attività che vendono generi alimentari. Quindi nei mercati settimanali domenicali non ci saranno i banchi della vendita ad esempio di prodotti di abbigliamento e tutto ciò che non è cibo. Chiusi altresì anche tutti i vari mercatini degli hobbisti, di opere d’arte o di antiquariato. Tutte le altre attività che potranno continuare ad essere svolte sono tenute a garantire ogni misura per il contenimento del contagio.

            “So bene che si tratta di nuove restrizioni e sacrifici – afferma il Presidente Zingaretti – ma sono fatti per combattere il virus e bloccare la curva del contagio. Questa ordinanza è frutto di una strategia e di uno spirito di prevenzione, figli di una situazione epidemiologica e sanitaria come ci confermano quotidianamente i dati che nella nostra regione è ancora sotto controllo, ma rimane comunque grave e va fermata”.           Stante questa situazione il Lazio è sì circondato da Regioni che presentano restrizioni, ma non è assolutamente vero che sia impossibile uscire dalla Regione. Se ad esempio ci si dovrà recare nelle Marche, l’attraversamento dell’Abruzzo che è Regione arancione è consentito.