Lazio – Morti sul lavoro, dati Vega: ciociaria terza in Italia

DA GENNAIO A OTTOBRE SONO 909 LE VITTIME SUL LAVORO IN ITALIA: 90 DECESSI AL MESE E LA PROVINCIA DI FROSINONE E’ TRISTEMENTE SUL PODIO.

 Sono 659 gli infortuni mortali verificatisi in occasione di lavoro e 250 in itinere (cresciuti del 24% rispetto allo scorso anno quando era ancora assai diffuso lo smart working).

 Sono i dati diffusi dall’osservatorio vega engineering DI MESTRE 

SUL PODIO DELL’INSICUREZZA IN ZONA ROSSA CI SONO VALLE D’AOSTA, TRENTINO-ALTO ADIGE, UMBRIA, CALABRIA E BASILICATA.

Ma andando a vedere lo scorporato provinciale c’è Frosinone sul podio: terza in Italia per numero di vittime in base alla cifra totale degli occupati: 14 in tutto i decessi in un anno  . Peggio della ciociaria solo Aosta e Matera.

In 65esima posizione con 5 morti c’è la provincia di Latina a metà della graduatoria stilata dall’osservatorio  di Mestre.

LA SANITÀ È ANCORA IL SETTORE PIÙ COLPITO, SEGUITO DA ATTIVITÀ MANIFATTURIERE E TRASPORTI.

GLI STRANIERI HANNO UN RISCHIO DI INFORTUNIO MORTALE MOLTO SUPERIORE AGLI ITALIANI, CONFERMATO DA UNA INCIDENZA DI MORTALITÀ PIÙ CHE DOPPIA RISPETTO AGLI ITALIANI.

E A MARCARE ANCOR PIÙ L’EMERGENZA CI SONO LE DENUNCE DI INFORTUNIO COMPLESSIVE (MORTALI E NON): +33% RISPETTO A OTTOBRE 2021.

La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni  . Ma l’indice di incidenza più alto di mortalità rispetto agli occupati viene rilevato ancora tra i lavoratori più anziani, gli ultrasessantacinquenni,   L’incidenza di mortalità minima rimane, invece, ancora nella fascia di età tra 25 e 34 anni,   mentre nella fascia dei più giovani, ossia tra 15 e 24 anni, l’incidenza risale  rispetto all’annualità precedente.

  “Siamo convinti che la diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro anche attraverso le nostre elaborazioni possa rappresentare uno strumento efficace di prevenzione degli infortuni –  sostiene  Mauro Rossato Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega  – Il nostro obiettivo, infatti, è quello di spingere tutti coloro che si occupano di tutelare la salute dei lavoratori a riflettere e a rispondere quanto prima in modo efficace a questa strage. Un invito che ci auguriamo possa essere colto e accolto concretamente anche e soprattutto dal nuovo Governo”. Conclude Rossato.