Nettuno – Frode fiscale da 11 milioni: blitz e sequestri in ciociaria e nel pontino

11 milioni di euro sottratti al Fisco, 15 persone denunciate e 13 province coinvolte nell’operazione“Ghost credit” della Guardia di Finanza di Nettuno che ha portato alla luce una maxi frode fiscale.

Le indagini delle Fiamme Gialle, dirette dalla Procura della Repubblica di Velletri,   hanno preso le mosse dal monitoraggio di una società del posto – formalmente operante nel commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi ma di fatto inattiva – che avrebbe dovuto ottenere lauti rimborsi dal Fisco,  per recuperare l’iva dopo importanti interventi sostenuti nel campo dell’innovazione tecnologica.   Le indagini hanno portato alla luce che questa non era la sola ma operava con il supporto di una seconda società nata – stando alle accuse – per perfezionare la frode e gestita da un pregiudicato romano. Anche la seconda società vantava crediti d’imposta che però poi cedeva, dietro un corrispettivo pari al 5-10 % del valore, a imprese fortemente indebitate con il Fisco e con l’Inps. Tutto attraverso perizie e relazioni tecniche firmate da professionisti del settore, ovviamente fittizie, ritengono gli inquirenti, gli stessi poi che hanno scoperto conti correnti intestati  ad una terza società  sui quali convogliavano i lauti guadagni.

 Il sistema messo a regime stava per fruttare al sodalizio altri 13 milioni di euro ma l’intervento della finanza ha bloccato l’ennesima frode.

In base agli elementi raccolti, la Procura di Velletri ha così disposto il sequestro preventivo di beni pari ad 11 milioni, soldi che stando alle accuse sono stati indebitamente sottratti alle case dello Stato.

E così le fiamme gialle hanno apposto i sigilli a case, appartamenti, auto, moto, conti bancari nelle province di Frosinone, Latina, Roma, Bergamo, Caltanissetta, Caserta, Como,  Lucca, Milano, Palermo, Ragusa, Treviso e Varese.

 Quindici persone dovranno ora rispondere dei reati di dichiarazione fraudolenta, omessa presentazione della dichiarazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti, indebita compensazione di crediti d’imposta, riciclaggio e auto-riciclaggio.