Piedimonte – Crisi Stellantis, De Angelis al ministro Orlando: “Serve arginare la situazione”

Lavoratori più a casa che in fabbrica con pesanti ricadute sugli stipendi. Troppi posti di lavoro persi.

            Si vivono giornate difficili allo stabilimento Stellantis di Piedimonte san Germano. L’incertezza è tanta.

  In queste ore è partita una lettera indirizzata al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando.

            L’ha scritta  il presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale, Francesco De Angelis. Si chiede un intervento per arginare la difficile situazione.

            De Angelis parte dai numeri: nel 2019 il potere occupazionale dell’azienda era di circa 4.500 unità, con circa 119 giorni di Cassa integrazione ordinaria. Già  ad ottobre dello scorso anno il numero dei lavoratori era sceso 3650, con un monte totale di giornate lavorative di circa 90 giorni, e con una perdita di circa 950 posti di lavoro.

            Il Covid è stato come soffiare sul fuoco. Gli operai hanno perso tanti soldi nelle loro buste paga: De Angelis parla di una  perdita salariale di circa 1260 euro. Si sono persi altri posti nel frattempo.

            Dal 23 dicembre, oltretutto, cesserà la produzione della Giulietta e con essa la perdita definitiva della produzione del segmento C (vetture mass merket).

 In conseguenza di ciò – scrive allarmato De Angelis – è previsto un esubero temporaneo dichiarato dall’azienda di circa 600 unità.

            La crisi dei semiconduttori sta aggravando una situazione già di per sè complicata: i giorni di stop produttivo si susseguono ed oramai si è quasi perso il conto dei fermi.

. L’emorragia  non si ferma.

            A tutto ciò – osserva De Angelis – si deve aggiungere la mancanza di certezze  sulla futura produzione, anche in assenza di un piano industriale. De Angelis si appella al ministro: «Una possibile crisi – scrive –  determinerebbe per questa provincia una situazione assolutamente insostenibile, sia economicamente che socialmente, che va scongiurata ad ogni costo».