Piedimonte S.G. – Stellantis, accordo per 15 uscite volontarie incentivate. Nel 2021 sono state 173

Azienda e sindacati hanno trovato l’accordo: saranno 714 le uscite volontarie incentivate nel gruppo Stellantis. 639 a livello nazionale e le restanti 75 a  livello locale: di queste 15 riguardano Cassino Plant.

     Le uscite interesseranno anche siti produttivi di Pratola Serra, Cento, Pomigliano, Agap e Mirafiori.

     Il Segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano, ricorda come la normativa emergenziale anti-covid aveva previsto la possibilità di uscire con lo strumento della Naspi, anche in presenza di interruzione consensuale del rapporto di lavoro. Dal primo gennaio 2022 per accedere alla Naspi è necessario l’accordo sindacale nell’abito della procedura dei licenziamenti collettivi.

Gli incentivi  – dice ancora Uliano – saranno quelli previsti dagli accordi sindacali 2021.

     Per gli operai 24 mensilità e comunque non meno di 55.000 euro, per gli impiegati invece l’incentivo varia in base all’età: oltre 50 anni sono previste 24 mensilità e comunque non meno di 55.000 euro, fra 45 e 49 anni 18 mensilità, fra 40 e 44 anni 12 mensilità, meno di 40 anni 6 mensilità.

     Gli importi saranno maggiorati di 20.000 euro per coloro che usciranno entro il 31 marzo 2022. Per chi entro quattro anni raggiungerà i requisiti per la pensione è previsto un incentivo pari al 90% della retribuzione. Per il terzo anno e quarto anno, saranno riconosciuti rispettivamente il 60% e il 40% della retribuzione altre ai contributi volontari.

     Complessivamente nel corso del 2021, su un organico totale di oltre 50.800 lavoratori, gli accordi su uscite volontarie incentivate, hanno riguardato oltre 2.700 lavoratori tra Plant ed Enti Centrali.

     Le uscite maggiori hanno interessato il sito di Melfi con 360, le Carrozzerie di Mirafiori con 270, Grugliasco 100, Pomigliano 118, Cassino 173. Per gli Enti Centrali le uscite incentivate sono state circa 110, mentre quelle concordate con il Contratto di Espansione sono state circa 330, per le quali sono previste almeno 1/3 di nuove assunzioni.

     Gli accordi sindacali garantiscono un percorso volontario e incentivato e di tutela per i lavoratori; analoghe intese hanno interessato gli altri stabilimenti europei del gruppo. «Tutto ciò  – conclude Uliano – evidenzia una situazione di difficoltà del settore dell’automotive, per il quale stiamo sollecitando il Governo a convocare con urgenza il tavolo di settore e quello specifico di Stellantis prima della presentazione del piano industriale del Gruppo».