Piedimonte San Germano – Brogli elettorali: tutti rinviati a giudizio. Processo fissato al 4 marzo

PIEDIMONTE S.G. – 14 NOV – Brogli elettorali alle elezioni di Piedimonte San Germano: tutti rinviati a giudizio. Il processo inizierà il prossimo 4 marzo davanti al giudice Tavolieri.

     Coinvolti l’ex candidato a sindaco Ettore Urbano – 63 anni e primario del pronto soccorso di Cassino – finito agli arresti domiciliari (poi revocati), il funzionario dell’ufficio elettorale Luigi Spiridigliozzi e due rappresentanti di lista. Stando alle accuse gli imputati avrebbero modificato le schede delle elezioni amministrative del 2017 per il rinnovo del consiglio comunale di Piedimonte San Germano. Il sindaco Gioacchino Ferdinandi si è costituito parte civile in proprio.

     Dall’attività investigativa condotta dal Sostituto Procuratore della Repubblica Roberto Bulgarini Nomi – dopo le indagini svolte dal commissariato – sarebbero emersi elementi probatori in riferimento al comportamento di Urbano e di altri soggetti indagati, i quali, per costruirsi una base sulla quale presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (ricorso successivamente presentato da Urbano) avrebbero alterato 59 schede elettorali con voto a favore della lista “Piedimonte Ora” – quella dello sfidante Gioacchino Ferdinandi.

     Su ognuna di queste erano stati aggiunti, in un secondo momento, dei segni geometrici (cerchi e quadrati) all’interno del simbolo della lista. Così da farle risultare annullabili e sottrarle dal totale dei voti ricevuti dalla lista “Piedimonte Ora”. Lo scarto delle due liste all’apertura delle urne era stato di soli 32 voti.