Tra le pietre il fumo continua ad uscire: si cammina tra la cenere ancora calda per toccare con mano la distruzione che il rogo ha lasciato dietro di sé, insieme allo sconforto di tanti. Di quei cittadini che ogni giorno guardavano il Monte Asprano e le rovine del castello ricordando la grandezza della storia della città. Orgogliosi del proprio passato, fieri dell’eredità che ha attraversato i secoli, giungendo al presente. Ora smarriti all’idea che non si passa tramandare nel futuro. Perché il fuoco che la mano di qualcuno ha appiccato ha ferito i ruderi dell’antica fortezza: il sopralluogo del pomeriggio, a 24 ore dall’incendio, serviva per capire quanto profonde siano quelle ferite, e se siano rimarginabili.
Gli inquirenti non hanno dubbi: si indaga per incendio doloso. La procura di Cassino vuole trovare i responsabili: perché dietro i roghi che stanno distruggendo tante zone della provincia deve esserci qualcuno. Qualcuno che ha causato danni inimmaginabili, non solo materiali: per rimediare ci sarà bisogno di interventi ingenti, per questo il sindaco ha chiesto aiuto anche al Ministro Franceschini, appellandosi alla grande valenza culturale e storica di quei luoghi anneriti