Roma – Comunità terapeutica trasformata in piazza di spaccio. La droga arrivava anche a Frosinone

ROMA – 07 MAG – Una comunità terapeutica romana trasformata in una piazza di spaccio da un sodalizio guidato da un 58enne di Fondi. La droga arrivava anche a Frosinone.

È l’ ipotesi investigativa che ha portato i militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di finanza, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, ad eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tredici persone: sono sospettate di appartenere a un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, all’autoriciclaggio dei relativi proventi illeciti e alla detenzione abusiva di armi.

La figura centrale dell’organizzazione – sostengono gli inquirenti –  è proprio un 58enne  originario di Fondi, già raggiunto in passato da altre misure cautelari per traffico di stupefacenti, estorsione e reati in materia di armi e che stava scontando una pena a 9 anni.

Le indagini, suffragate da intercettazioni  e immagini di videosorveglianza, ipotizzano che il 58enne, beneficiando della “detenzione terapeutica” presso una Comunità di recupero di Roma per detenuti tossicodipendenti, tra il febbraio 2016 e maggio 2017, abbia promosso uno strutturato sodalizio di dieci persone, organizzato in forma piramidale, finalizzato allo spaccio di ingenti quantitativi di stupefacente del tipo cocaina e hashish, sia all’interno della Capitale che a Frosinone, in grado di ricorrere (ove necessario) all’uso delle armi.

Il cortile della Comunità è divenuto così il quartier generale del gruppo criminale, ove veniva gestito settimanalmente il giro d’affari. C’era chi si occupava della cassa, chi curava i  i rapporti con un altro fornitore, chi gestiva i luoghi dedicati alla custodia della “merce” e delle armi e chi distribuiva lo stupefacente ai loro pusher

I membri del sodalizio secondo gli investigatori hanno visto incrementare nel tempo i loro guadagni illeciti e i loro patrimoni, divenuti sempre più consistenti e sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati, tanto da reinvestire parte dei proventi accumulati in due negozi di generi alimentari (nei quartieri romani di Talenti e Conca d’Oro), in una pescheria romana (quartiere Talenti) oltre che in due locali commerciali ubicati nel porto turistico di Ostia.

Uno dei sodali, un uomo di 45 anni, è stato intercettato e tratto in arresto dalla Finanza presso l’Aeroporto di Fiumicino al rientro dal Cile con oltre 6 chili di cocaina purissima al seguito. La droga era abilmente occultata nei bagagli, all’interno di confezioni di prodotti per la persona, pronta ad essere smerciata sul territorio romano. Avrebbe fruttato circa 2 milioni di euro.