Prima un forte odore di gas poi l’esplosione e l’incendio. Pochi secondi dopo una seconda deflagrazione. Un inferno di fuoco questa mattina alle 8 in via dei Gordiani dove è esploso un distributore di benzina e gpl Eni.
Un grosso rogo con una colonna di fumo nero alta metri visibile in diversi punti della capitale.
Immediatamente le persone presenti in zona hanno cercato riparo prima nel vicino centro sportivo, poi nel parco.
Sul posto, subito dopo l’allarme, sono giunte diverse squadre dei vigili del fuoco giunti anche dalla provincia di Frosinone in supporto, i volontari della protezione civile, la polizia , i carabinieri e gli agenti del gruppo Prenestino della polizia locale.
Decine i feriti, tra cui 16 cittadini, 9 poliziotti, un carabiniere e un vigile del fuoco. Lo dichiara Elisabetta Accardo portavoce della Questura di Roma
Presso l’Ospedale Sandro Pertini risultano attualmente presi in carico tre pazienti. Due di questi hanno riportato traumi ortopedici in seguito alla caduta provocata dallo spostamento d’aria generato dall’onda d’urto dell’esplosione. Il terzo ferito è un paziente ustionato, attualmente in condizioni gravi ma non critiche
Anche il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Eugenio ha accolto tre feriti, tutti con fratture che hanno richiesto l’attivazione di codici di emergenza arancione e rosso.
Parallelamente, presso la UOC Grandi Ustionati della stessa struttura, sono ricoverati due pazienti trasferiti da un altro presidio ospedaliero per via di un quadro clinico molto complesso e dunque con prognosi riservata.
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, le analisi sulla qualità dell’aria sono di competenza di ARPA Lazio che ha posizionato centraline per il monitoraggio della qualita dell’aria. I primi risultati arriveranno tra 24 ore.
Nel frattempo ASL Roma 2, ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Roma, e questura capitolina consigliano di rimanere in casa, chiudere le finestre e seguire pedissequamente le indicazioni fornite dalle forze dell’ordine sul posto. Per chi invece insiste nell’area immediatamente limitrofa non avvicinarsi alla zona”.
Dalla questura fanno sapere che parallelamente alle operazioni di spegnimento e di messa in sicurezza della zona, si sta procedendo con le indagini isolando elementi utili agli investigatori per accertare le cause che hanno generato la deflagrazione.
In una nota il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e l’assessore all’ambiente Elena Palazzo rivolgono un accorato ringraziamento ai soccorritori e la vicinanza a tutte le persone che sono rimaste ferite nell’incidente
Intanto anche i social si sono organizzati con pagine ad hoc affinché ciascuno possa avere piena certezza che i propri contatti residenti nella capitale non abbiano riportato conseguenze dalla violenta esplosione.
“In merito a quanto riportato da alcuni media, Eni in una nota ufficiale precisa che l’impianto di distribuzione di gpl e carburanti in cui si è verificato l’incidente questa mattina non è di proprietà di Eni. Si tratta di una stazione di servizio della società Ecogasauto srl che ha in utilizzo il marchio Eni a fronte di un contratto di fornitura di prodotti carburanti. Il gpl è trasportato e gestito nell’impianto direttamente da Ecogasauto, non da Eni”.