Roma – La truffa del pacco: arrestati finti corrieri, suocero e genero di Anzio

Pubblicizzavano elettrodomestici su alcuni siti di compravendita on-line, si fingevano corrieri espressi, per consegnare i loro “pacchi” al cui interno però mettevano bottiglie d’acqua al posto dei prodotti ordinati, poi  si facevano pagare in contanti in contrassegno al momento della consegna. Una truffa 2.0  scoperta dai carabinieri di Roma Trastevere che hanno arrestato suocero e genero di 63 e 39 anni, entrambi di Anzio.

Tutto è partito da una denuncia da parte di una vittima romana che avendo ordinato un elettrodomestico on line ma nel pacco consegnato dai finti corrieri ha trovato solo dell’acqua.

E così sono partite le indagini conclusesi qualche ora fa quando  i militari hanno sorpreso i due con indosso casacche riportanti loghi di un noto corriere espresso, mentre stavano consegnando un plico, in via dei Colli Portuensi, con all’interno 3 bottiglie d’acqua, per cui dovevano intascare 320 euro in contanti dalla vittima, che aveva ordinato un asciugacapelli. I Carabinieri della stazione capitolina hanno così portato alla luce la truffa discendente dalle più vecchie truffe raccontate nel famoso film dei primi anni 90, diretto da Nanni Loy “Pacco, doppio pacco e contropaccotto” ma questa volta la sceneggiatura era stata usata per mettere a segno vere truffe, ai danni di malcapitati acquirenti.