Sabaudia – Uomo ucciso con due colpi di fucile, c’è un fermo

Hanno conosciuto subito una svolta le indagini promosse dai Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale e della stazione di Sabaudia per individuare l’autore dell’omicidio di Marco Gianni, l’imprenditore agricolo di 31 anni nonché giocatore e allenatore di pallamano ucciso giovedì pomeriggio con due colpi di fucile sparati alle spalle e da distanza ravvicinata all’interno del vivaio di famiglia in  via del Villaggio nella frazione di Borgo San Donato. Su disposizione del sostituto procuratore Daria Monsurrò i Carabinieri del Colonnello Lorenzo D’Aloja e del maggiore Antonio De Lise hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un uomo di 33 anni che sembrerebbe essere – secondo alcune indiscrezioni che confermano il movente passionale del delitto – l’ex fidanzato dell’attuale compagna della vittima. Al possibile autore dell’omicidio gli inquirenti sono arrivati scavando nella vita privata di Gianni ed utilizzando il contenuto del sistema di  vide sorveglianza della zona – in cui insistono numerose attività floro-vivaistiche – e le dichiarazioni di diversi parenti e testimoni, i primi ad arrivare nel vivaio dopo i due colpi di fucile. La persona fermata nella serata di giovedì è stata a lungo interrogata ed il racconto è ora al vaglio dei Carabinieri e della Procura. Sarà verificato con la ricostruzione balistica effettuata dai militari e dall’autopsia che disporrà l’autorità giudiziaria nelle prossime ore. Quello di Marco Gianni potrebbe essere stato un omicidio d’impeto ma non si esclude che l’imprenditore ed il assassino abbiano litigato, una lite subito degenerata con i due colpi di fucile che non hanno lasciato scampo all’imprenditore alla testa e al torace. Questo delitto ha provocato un mix di incredulità e di stupore nella realtà laboriosa di Borgo San Donato dove Gianni era molto conosciuto, oltre che per il suo lavoro che svolgeva periodicamente all’estero, soprattutto nei paesi del nord Europa, anche per la sua attività sportiva. La vittima aveva militato come calciatore nella Polisportiva Gaeta nel campionato di serie B di pallamano mentre ora faceva parte dello staff tecnico, con il ruolo di vice allenatore, della Cassa Rurale Pontinia, squadra in lotta per vincere lo scudetto della pallamano femminile italiana.