Antonio Salvati, già Sindaco di San Giovanni Incarico e Presidente dell’Unione di Comuni “Antica Terra di Lavoro”, è stato rinviato a giudizio per falso ideologico dal GUP presso il Tribunale Penale di Cassino.
Secondo l’accusa, Salvati, in concorso con un dipendente comunale e con un consulente dello stesso comune, poco prima dell’insediamento della nuova amministrazione comunale del Sindaco Paolo Fallone, avrebbe “costruito” una falsa delibera di giunta ed un falso contratto di comodato d’uso gratuito in favore dell’Unione dei Comuni – all’epoca da lui presieduta – dell’intero secondo piano del palazzo comunale di San Giovanni Incarico. Si tratta della parte dell’immobile che da sempre ospita gli uffici del Sindaco, della segreteria generale, e la sede della giunta. Così facendo, secondo le accuse, Salvati ha costretto la nuova amministrazione per circa due anni a ricercare spazi di fortuna al primo piano del palazzo ed ha continuato ad occupare l’ufficio del Sindaco pur non essendo più tale. Ciò fino a quando, nel 2019, l’amministrazione Fallone, assistita dall’avv. Francesco Scalia, è riuscita a rientrare in possesso dell’immobile ordinandone il rilascio, con provvedimento confermato sia dal TAR che dal Consiglio di Stato, ai quali l’Unione di Comuni si era rivolta invano.
Inizia quindi un nuovo processo penale per Salvati con prima udienza fissata al 14 ottobre prossimo.
Il Comune, attraverso l’avv. Scalia, si è costituito parte civile.