La proprietà della Corden Pharma ha comunicato ufficialmente ai sindacati l’apertura della procedura di licenziamento collettiva. Sono 82 i lavoratori coinvolti con diverse professionalità, 7 di questi appartengono alla piattaforma ecologica.
La sospensione della cassa integrazione straordinaria per effetto di quella ordinaria per COVID 19 di questi mesi ha messo nel limbo una trattativa molto lunga che ha radici profonde – osserva la segretaria generale della Femca Cisl di Latina, Elisa Bandini – secondo cui benché il quadro normativo offrisse all’azienda un’ulteriore possibilità di allungare la cassa di altre 9 settimane, l’azienda ha deciso di procedere con i licenziamenti. Alla base c’è l’impossibilità di continuare a sostenere i costi per il sito che rischierebbero di mettere in discussione la tenuta del piano concordatario a discapito, a quel punto, dell’intera forza lavoro. Sapevamo da tempo – osserva la Bandini – che l’impatto sarebbe stato importante e che l’appuntamento con questa complessa vertenza era solo rimandato a causa dell’emergenza sanitaria. Il compito di tutte le parti in causa è quello di condividere in tutte le sedi opportune i giusti percorsi per tutelare al massimo i livelli occupazionali e nello stesso tempo perseguire la sostenibilità del sito”.
La situazione attuale purtroppo è più complessa rispetto al passato, perchè sebbene l’azienda ha ottenuto l’omologa del concordato e ha scongiurato il fallimento, l’emergenza sanitaria ed il consequenziale allungamento della cassa integrazione ha ulteriormente aggravato la situazione finanziaria della società la quale ribatte questo trend negativo confermando che si tratta di esuberi strutturali.