violenza donne

Sora – Maltrattamenti in famiglia: arrestato un 43enne

Lo hanno trovato ubriaco in casa mentre aggrediva la moglie, una donna di 42 anni ed il figlio 19enne. I fatti sono accaduti nel circondario di Sora dove è stato necessario l’intervento dei carabinieri della compagnia della città volsca, allertati dalla donna. Dal racconto delle vittime è emerso che quella era solo l’ultima delle aggressioni subite. E che avevano tentato di risolvere il problema rivolgendosi ai familiari poi, senza riuscirvi, hanno preso coraggio chiedendo aiuto alle forze dell’ordine.
L’uomo, prelevato e portato presso la Caserma di Via Barea, ha continuato nel suo atteggiamento violento, tanto che più volte i militari hanno dovuto gestirne il comportamento per evitare di essere aggrediti a loro volta. È stato arrestato perché il quadro emerso dalle dichiarazioni della donna palesava violenza e maltrattamenti subiti per anni. Tanta la fatica di madre e figlio nel raccontare ai carabinieri tutti gli episodi, e probabilmente – secondo gli inquirenti – molti sono rimasti ancora taciuti.
Le indagini e gli accertamenti della Procura della Repubblica di Cassino sono tutt’ora in corso per verificare ogni possibile aspetto della vicenda. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Si attende la convalida dell’arresto e le eventuali misure cautelari che verranno disposte.
La violenza di genere, la violenza sulle donne, in questi giorni oggetto di discussioni e altrettante riflessioni appare un fenomeno difficilmente arginabile.
Nell’analizzare il lavoro svolto dai Comandi Stazione della Compagnia Carabinieri di Sora, la situazione appare costantemente seria. Gli interventi effettuati per richieste ricevute attraverso il NUE 112 per litigi, nella maggior parte nelle mura domestiche, superano i 300 nel corso dell’anno e numerosi sono i casi in cui è dovuto intervenire anche il personale sanitario del 118. A questi vanno sommate le numerose denunce ricevute e che non sono direttamente connesse ai primi interventi, molte volte, passano attraverso i servizi sociali comunali, le strutture socio-assistenziali, i centri violenza, le associazioni per la tutela delle donne vittime di violenza.