Inizieranno non prima di alcuni giorni le delicate operazioni di disinnesco e di brillamento delle mine anti carro che, dopo un “letargo” di 76 anni, sono rispuntate improvvisamente nel tratto di mare lungo litorale di ponente di Sperlonga. Ad annunciarlo è stata la Capitaneria di Porto di Gaeta che ha chiesto l’intervento dei militari dello “Sdai”, il servizio difesa anti mezzi insidiosi della Marina militare di Taranto, dopo aver emesso l’ordinanza di interdizione del tratto di mare dove domenica mattina era stata fatta la “pericolosa” scoperta all’altezza del lido “La Lanterna”.
Un pescatore subacqueo durante una normalissima battuta di pesca ha notato in prossimità della riva le mine…una decina. Chissà quanti bagnanti nel corso di tre quarti di secolo, dunque le hanno sfiorato con i piedi ma solo grazie alle ultime mareggiate invernali sono provvidenzialmente “rispuntate”. Gli ordigni sarebbero stati posizionati – e la conferma è arrivata dai racconti da alcune persone anziane di Sperlonga oltre che da alcune fotografie scattate tra la fine del 1943 e i primi mesi del 1944 – dai soldati tedeschi impegnati a fronteggiare in questo l’avanzata dal mare – come poi è avvenuto nel maggio di 76 anni fa – delle forze alleate.
Intanto hanno operato nella giornata di domenica due sommozzatori, finiti nel mirino di centinaia di improvvisati fotografi e curiosi dopo che questo tratto di spiaggia è stato interdetto alla pubblica fruibilità da parte dei Carabinieri della locale Stazione. Si attende ora solo l’intervento del personale specializzato della Marina per rendere innocue le mine, per farle brillare in una zona di mare adeguatamente sicura, e mettere in sicurezza lo stesso tratto di litorale di Sperlonga