Peggiorano nel 1° trimestre 2025 le produzioni italiane di Stellantis. Nei primi tre mesi dell’anno, infatti, sono state prodotte tra auto e furgoni commerciali 109.900 unità contro le 170.415 del 2024 con un calo del 35,5%. In particolare la produzione di autovetture segna un -42,5% pari a 60.533, quella dei veicoli commerciali segna un peggioramento del 24,2% pari a 49.367 unità. I dati sono stati resi noti dalla Fim nel tradizionale report trimestrale secondo cui per trovare un dato così basso bisogna risalire al 1956.
“Era noto che il 2025 sarebbe stato un anno in sofferenza in quanto i nuovi lanci produttivi nel corso dell’anno di Melfi, Mirafiori e Cassino avrebbero impattato nel 2026, quindi non ci aspettavamo un miglioramento rispetto all’anno nero 2024, ma nemmeno un dato così negativo – ha sottolineato il segretario generale di Fim, Ferdinando Uliano – in tutti gli stabilimenti di produzione auto abbiamo riscontrato una situazione particolarmente negativa, contrariamente all’anno precedente quando almeno lo stabilimento di Pomigliano rappresentava un’eccezione positiva”.
“Le previsioni negative che abbiamo stimato a fine 2024 – ha proseguito Uliano – continueranno a peggiorare nel corso del 2025 con un ulteriore aggravio in termini di volumi e di aumento dell’uso di ammortizzatori coinvolgendo quasi la metà dei dipendenti e ora i dazi aggraveranno ulteriormente la situazione”. “L’Europa ad oggi ha dato una risposta inadeguata a sostegno del settore poiché le risorse destinate al comparto, 2,8 miliardi, sono insignificanti e insufficienti. Serve una reazione dell’Europa, un cambio delle politiche rigoriste europee e la creazione di debito comune per investire in un settore in profonda trasformazione”, ha osservato ancora il leader della Fim.