Terracina – Caporalato, da Palermo Mattarella chiede sicurezza e dignità sul lavoro

TERRACINA – 13 OTT –  “La sicurezza di chi lavora e’ una priorità sociale ed e’ uno dei fattori più rilevanti per la qualità  della nostra convivenza.   Le istituzioni e la comunità’ nel suo insieme devono saper reagire con determinazione e responsabilità”. E’ quanto  afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato per la 69/ma edizione della Giornata per le Vittime degli incidenti sul lavoro che si svolge  in queste ore a Palermo. Si è parlato di lavoro, di caporalato con il pensiero all’ultimo episodio denunciato a Terracina e che ha portato all’arresto di un 35enne accusato di  sottoporre i braccianti in forza alla sua azienda agricola in condizioni lavorative degradanti. Ma non solo, anche armi da fuoco con cui minacciare  i braccianti per spronarli ad accelerare i tempi di lavoro.

Dopo la presa di posizione del ministro   Teresa Bellanova  che invita ad applicare la legge contro il caporalato e a difendere così le imprese che agiscono nella legalità, anche il presidente Mattarella  oggi chiede  un maggiore impegno da parte di tutti.

E dura è stata la presa di posizione anche delle sigle sindacali che chiedono un intervento   in modo più costante contro lo sfruttamento dei braccianti, un fenomeno  – ritengono Cisl, Cgil e Uil – sottovalutato dalle istituzioni.  E annunciano una manifestazione a Terracina che avverrà nei prossimi giorni   per denunciare, ancora una volta, le condizioni in cui lavorano i braccianti pontini, e per sollecitare governo e parlamento a seguire quanto chiedono da tempo su trasporto dei lavoratori, alloggi, controlli e ispezioni. Altro strumento indispensabile – dicono le tre sigle sindacali unite – è la rete del lavoro agricolo di qualità, che a Latina  non funziona e in molti territori non è ancora stata realizzata. Tutti elementi fondamentali per applicare la legge 199 nella sua interezza, e per fare prevenzione a tutto campo contro caporalato e sfruttamento.