Veroli – La vedova di Montinaro in città per ricordare le stragi del 1992

“La memoria in marcia” recita il manifesto che accompagna questa giornata, la marcia di ciò che resta dell’auto sulla quale viaggiava la scorta di Giovanni Falcone il giorno della strage di Capaci, in occasione del XXX anniversario della Strage.

Un grande onore portare la Teca – dove sono conservati tali resti – nella nostra Provincia, a Veroli. Si tratta, non solo, di un simbolo, ma dell’emblema della lotta alle mafie, di un presidio di legalità che in questi anni difficili sotto il profilo economico, sociale e sanitario, a causa della crisi pandemica da Covid-19, diviene quanto mai essenziale, per favorire lo sviluppo della cultura della scelta e della libertà dalle ingerenze mafiose.

Un ringraziamento doveroso all’Osservatorio della legalità e al Comune di Veroli, nelle persone del Presidente Gianpiero Cioffredi e del Sindaco Simone Cretaro.

Grazie al Prefetto, Ernesto Liguori, al Questore, Domenico Condello, al Procuratore della Repubblica, Antonio Guerriero, al Presidente della Provincia, Antonio Pompeo, al Comandante dei Carabinieri, Alfonso Pannone, al Comandante della GdF, Cosimo Tripoli, a tutti i Sindaci e gli amministratori che, numerosi, sono accorsi quest’oggi, e ai ragazzi degli Istituti Comprensivi di Veroli 1 e 2 e del Liceo Sulpicio, che hanno partecipato a questa giornata.

Infine, un ringraziamento particolare a Tina Montinaro, Presidente dell’Associazione Quarto Savona Quindici: il suo lavoro infaticabile per portare la Teca itinerante, rappresenta uno sprone per il contrasto e la lotta a tutte le ingerenze mafiose.” Così in una nota, la Presidente della ICCP Legalità, Sara Battisti.