Volley – L’Assitec Sant’Elia conquista la seconda vittoria di stagione, Marsala ko 3-1

L’Assitec Volleyball vince tra le mura amiche del PalaIaquaniello contro la Seap-Sigel Marsala per 3-1 (25-14 20-25 25-14 25-12) nella gara valida per la settima giornata di ritorno del Campionato Nazionale di Pallavolo Femminile Serie A2 girone B. Le ragazze di coach Nino Gagliardi portano a casa, dunque, il secondo successo stagionale da tre punti disputando una buona gara sotto tutto i punti di vista.
Coach Nino Gagliardi schiera la diagonale Spinello-Botarelli, al centro Cogliandro e Hollas, schiacciatrici Dzakovic e Ghezzi, Vittorio lobero.
Coach Eraldo Buonavita risponde con Orlandi-Bulovic, D’Este-Frigerio, Moneta-Salkute, Libero Norgini. 

Partenza incisiva dell’Assitec che si porta subito avanti 5-3 con due punti in sequenza, sempre da posto quattro di Dzakovic, poi l’ace di Martina Ghezzi (6-3) costringe la panchina del Marsala a interrompere con il time out: si torna in campo e Dzakovic piazza un muro e Ghezzi un altro ace (8-4). Il pubblico gradisce.
L’Assitec continua a mettere tanta pressione con il servizio, il Marsala accusa il colpo (12-5) e Botarelli continua a martellare da posto due, Dzakovic non perdona e si arriva al 16-7. La formazione di Nino Gagliardi è in totale controllo del gioco (20-10) e grazie a un lungo turno al servizio di Cogliandro si arriva fino al 23-11. Il set è in ghiaccio e Dzakovic chiude 25-14.

In avvio di secondo parziale l’Assitec inizia con una fiammata (4-1) ma il Marsala è in partita (7-7) e, approfittando di un po’ di nervosismo delle padrone di casa, sorpassa fino all’8-11. Si procede con il Marsala avanti con un margine ridotto di vantaggio (12-14) e gli errori fioccano da entrambe le parti: sul 12-15 Gagliardi spende il primo time-out della gara per riordinare un po’ le idee. Si torna in campo e l’inerzia non cambia con il Marsala che cresce in difesa e l’Assitec fatica più del solito a mettere la palla a terra. Cogliandro regala il 17-17 ma le siciliane si riprendono ancora un margine (17-20) di vantaggio. L’ace di Salkute vale 17-22 e il Marsala continua a crescere in tutti i fondamentali: il muro di Ghibaudo è una mezza sentenza (18-24) e il Marsala si prende il secondo parziale dopo due set point annullati 20-25.

In avvio di terzo set l’Assitec parte con un’autentica fiammata: precisa al servizio e presente a muro, poi Dzakovic inizia a martellare e la formazione di coach Gagliardi sale fino al 12-4. Girandola di cambi dalla panchina del Marsala (15-8) ma Spinello trova in Dzakovic un terminale offensivo notevole (19-9), anche Ghezzi non si lascia intimidire dal muro avversario (21-11). L’Assitec dilaga in questo terzo set: Spinello può giocare anche molto al centro anche in fase di ricostruzione la formazione di casa sembra avere un piglio molto incisivo e Cogliandro chiude di potenza 25-14 dopo due set-point annullati.

L’Assitec è determinata e lo dimostra rientrando in campo con un perentorio vantaggio per 11-3 che di fatto spacca in due il parziale: la pipe di Ghezzi vale il 15-7, poi Cogliandro va al servizio e piazza ben quattro ace di seguito facendo salire l’Assitec fino al 19-7 e mettendo una pietra enorme sul match. Polesello, subentrata durante la partita, si conquista il match point (24-11) e un errore del Marsala regala la vittoria dell’ultimo spicchio di gara alla formazione di coach Nino Gagliardi.

«Siamo contente di aver vinto una partita molto importante per noi. Era una “finale” - ha detto Irene Botarelli, capitano e opposto dell’Assitec Volleyball - e siamo riuscite a portare a casa l’intera posta in palio. Ora dobbiamo già pensare alla prossima sfida di domenica, un’altra gara dove dobbiamo fare il massimo, essere unite per riuscire ad aggiudicarci i 3 punti».

«Purtroppo è stata una gara dove abbiamo sbagliato molto, - ha detto Eraldo Buonavita coach della Seap Sigel Marsala- siamo stati insufficienti quasi in tutti i fondamentali, purtroppo abbiamo poco tempo per allenarci e preparare al meglio tutto. Dalla prossima settimana potremmo allenarci con più tranquillità, c’è tanto da lavorare».

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