Anzio – Centrale dello spaccio in Corso Italia: due arresti e centinaia di dosi sequestrate

L’obiettivo era stanare quella che secondo i carabinieri di Anzio è da considerarsi una piazza di spaccio che riforniva diverse zone del basso Lazio: per questo i militari della   Compagnia di Anzio con il supporto dei colleghi del Gruppo di Frascati, del Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Santa Maria di Galeria e del Raggruppamento Carabinieri Elicotteri di Pratica di Mare hanno eseguito un’attività straordinaria di controllo nel cuore della cittadina anziate,  nel cuore di corso Italia. Li i militari hanno eseguito 8 perquisizioni domiciliari e locali alla ricerca di sostanze stupefacenti, armi ed esplosivi che si sono concluse con due arresti.

A finire in manette un 54enne ciociaro, già noto alle forze dell’ordine,  trovato in possesso di 583 g di marijuana suddivisi in tre confezioni, una replica di un’arma da fuoco priva di tappo rosso, un proiettile calibro 38 special, 5 munizioni a salve, numerosi coltelli e un machete, oltre a tanto materiale che secondo i carabinieri veniva usato per  confezionare le dosi.

 Insieme al 54enne della provincia di Frosinone è stata arrestata anche  una 47enne di Pomezia, con precedenti, che nascondeva   50 g di hashish suddivisi in 4 pezzi e materiale per il confezionamento delle dosi.

 Ma i carabinieri hanno trovato anche altro  occultato nelle aree comuni del palazzo: 20 g di crack suddivisi in 105 dosi, 5 dosi di cocaina, 9 g di hashish in unico pezzo, 34 dosi di marijuana, la replica di una pistola priva di tappo rosso, 34 proiettili a salve per pistola calibro 8, un bilancino di precisione, una mazza da baseball e un dispositivo sonoro di allarme acustico installato nell’area di spaccio (utilizzato per segnalare l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine). Il tutto è stato sottoposto a  sequestro.

 Tra le attività eseguite in mattinata i carabinieri, con l’ausilio degli agenti della Polizia Locale di Anzio,   hanno rimosso tre autovetture  ed  una rete oscurante, appositamente collocata sulla recinzione dell’area al cui interno avvenivano le cessioni di stupefacente. Una vera e propria grata, creata stando alla ricostruzione delle forze dell’ordine, per la compravendita della droga.