Calcio – Cellino non paga gli stipendi, Il Brescia verso il fallimento

Il Brescia è virtualmente fallito. Venerdì si è scritto un nuovo capitolo di una vicenda che si trascina da settimane. Un nuovo capitolo mentre si è in attesa della sentenza della Corte D’Appello, prevista per il 10 giugno, chiamata a decidere sulla penalizzazione di 8 punti totali per le rondinelle. A questo punto, anche in caso di ipotetica vittoria del ricorso, i lombardi ripartirebbero dai dilettanti perche non ha più i requisiti per fare la serie B.
Le speranze per il Brescia sono svanite alle 15 quando il presidente Massimo Cellino non ha ottemperato alle scadenze federali e non ha pagato gli stipendi degli ultimi due mesi dei tesserati.
Cellino – come già aveva annunciato più volte nell’ultimo periodo e confermato nella serata di giovedì – non ha voluto depositare sui conti del club i 3 milioni di euro che sarebbero serviti per saldare le pendenze.
Questo porta il Brescia ad essere escluso dai campionati professionistici e la società va incontro al concordato fallimentare dopo 114 anni di storia. Che cosa accade ora. Di voci e e ipotesi se ne sono fatte tante. Perché il fallimento è arrivato prima della sentenza d’appello. Con il Frosinone che a questo punto può dirsi effettivamente salvo, i play-out, tra Salernitana e Sampdoria, si dovrebbero svolgere comunque regolarmente. Il 15 e 20 giugno
Per il Frosinone tra qualche giorno sarà tempo di svelare i piani futuri: la società giallazzurra si appresta ad affrontare il suo 14esimo campionato in serie B.