Calcioscommesse – Operazione Oikos, le accuse spagnole: “Cagliari – Frosinone fu truccata”

FROSINONE – 22 GIU – E’ questo calcio di rigore, concesso alla mezzora del primo tempo di Cagliari-Frosinone, la nuova ombra gettata sulla stagione giallazzurra dai giornalisti del quotidiano spagnolo “El Paìs”. Un calcio di rigore che ha decretato la vittoria dei sardi in quella che, secondo il dossier in mano ai giornalisti spagnoli, è per la polizia la partita italiana truccata dalla rete “Oikos”. Secondo gli inquirenti spagnoli sarebbe stato proprio Carlos Aranda, uno dei capi della presunta organizzazione, a scommettere e vincere su questa gara. Ma andiamo con ordine.

La scorsa settimana è venuta fuori l’intercettazione tra Aranda ed il suo faccendiere italiano Mattia Mariotti, in cui quest’ultimo afferma di avere un aggancio – un allibratore – per arrivare al Frosinone e di essere in procinto di parlare con loro attraverso un misterioso delegato, molto amico con i giocatori, in particolare con tre o quattro. Il misterioso delegato del Frosinone, tra l’altro, avrebbe anche un debito da 130 mila euro con l’allibratore. Mariotti a breve sarebbe andato a cena con loro: sono le 12:20 del due aprile ed i due sono nell’auto dell’italiano in cui c’è una microspia.

Nell’ordinanza del giudice di Huesca, secondo “El Paìs”, Mariotti è indicato come l’intermediario con una squadra italiana oggetto di un affare di denaro. Le eventuali scommesse in Italia non sono contenute nell’ordinanza, in quanto la giustizia spagnola non ha giurisdizione, ma le indicazioni, si legge, verranno comunicate alle forze di sicurezza italiane.

Ma ora torniamo alla partita col Cagliari. Alla vigilia della gara, il 19 aprile, Aranda chiama un suo collaboratore. Nella telefonata Aranda chiede a quest’ultimo se vuole vincere ed insiste affinché questo scommetta. Non viene assolutamente citata la partita, ma secondo la polizia spagnola ci sono elementi che certifichino come Aranda, attraverso un dipendente del suo centro scommesse, abbia puntato su questa partita. Al 12′ del primo tempo Ana, una collaboratrice, chiama Carlos Aranda e gli dice di aver puntato 500 euro a Cagliari, la risposta è: puntane 1000.

Al 27′ arriva il calcio di rigore a favore del Cagliari e, come riferisce El Paìs, proprio nel momento del gol del rossoblu, Aranda richiama urgentemente Ana, piazza mille euro e alla fine vince. Questa la ricostruzione. Nuovi elementi quindi che si addensano su una vicenda in cui, il Frosinone, ha già dichiarato la massima disponibilità a collaborare sottolineando la totale estraneità a tali fatti, prendendone le distanze. Mercoledì il direttore Salvini aveva detto: “Saranno gli avvocati del Frosinone ed il Presidente, se e quando vorranno parlare, a dare delle spiegazioni”.