Cassino/Latina – Stessa mozione, diverse scelte: la città martire riconosce lo Stato della Palestina. Il no del capoluogo pontino

E’ il primo comune della provincia di Frosinone, il quarto nel Lazio, a prendere chiaramente una posizione con-tro quanto sta avvenendo a Gaza. Con 17 voti favorevoli e due astenuti Cassino riconosce lo Stato della Palestina. Lo stesso giorno , nel corso del consiglio comunale, la giunta di Latina con 9 favorevoli, 12 contrari e 7 astenuti dice no.
Cassino dice si nella seduta del consiglio comunale del 26 giugno in cui al punto numero 15 si è discusso della mozione avanzata dal consigliere Andrea Vizzaccaro, che si è fatto portavoce della proposta dell’asso-ciazione cittadina ‘Se non ora, quando’.
Una proposta sottoscritta da tutti i capogruppo di maggioranza e che ha trovato pero sostegno anche da 4 esponenti dell’opposizione convinti che il colore politico non possa influenzare scelte etiche e morali che contrastano le atrocità che si stanno consumando a Gaza.
Il sindaco Enzo Salera parla di un gesto simbolico cui pero questa città non si puo sottrarre. E’ un dovere morale per quella città martire che con le sue migliaia di vittime durante il secondo conflitto bellico ed il bombardamento del 44 che l’ha rasa al suolo, ben conosce il dolore dell’orrore della guerra.
Ora la delibera verra inoltrata al Governo , alla presidenza del consiglio dei ministri, con la precisa richiesta di adoperarsi anche per il definito cessate il fuoco a Gaza, in Cisgiordania e in Israele, per lo sblocco degli aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza e perche si raggiunga al piu presto un accordo di pace che preveda il rilascio immediato di tutti gli ostaggi israeliani.
Inoltre si invierà ora al Governo la richiesta di fare propria la proposta di legge di iniziativa popolare depositata in senato il 28 giugno 2024 per il riconoscimento dello stato di Palestina come stato sovrano e indipendente.
Una mozione quella approvata in consiglio comunale a Cassino che vuole accendere i riflettori sul dibattito necessario sul genocidio di Gaza, smuovere le coscienze e altresì invitare il Governo a farsi portavoce delle istanze della comunità italiana.
Dopo Grottaferrata, Cori e il II Municipio di Roma, Cassino diventa il quarto comune del Lazio a prendere chiara-mente posizione contro la guerra e contro ogni barbarie, nello stesso giorno in cui il comune di Latina decide di non approvare la stessa proposta che nel capoluogo pontino portava la firma dell’Anpi, l’associazione nazionale partigiani italiani .