Partiva da Artena per arrivare a Carpineto Romano e lì essere venduta a persone di ogni età, provenienti dall’hinterland capitolino ma anche dall’alto frusinate e dalla provincia di Latina. Il tutto in pieno lockdown. Questo era il viaggio che faceva la droga, cocaina e hashish, secondo i carabinieri di Colleferro che hanno arrestato 4 persone accusate di spaccio in concorso.
Si tratta di padre e figlio, rispettivamente 49 e 27 anni, di Carpineto Romano, che – secondo la ricostruzione dei militari – nonostante il lockdown durante lo scorso mese di aprile non hanno mai fermato l’attività di spaccio di droga e – sostiene l’accusa – con frequenza giornaliera raggirando le misure anticovid cedevano cocaina ed hahsih (chiamate in codice quella buona e quella scura) ad assuntori che venivano – stando alla ricostruzione – anche da fuori provincia.
Quella droga arriva a Carpineto – sostengono i militari guidati dal comandante Ettore Pagnano – direttamente da Artena acquistata da padre e figlio da due fratelli, di 47 e 51 anni.
Il tutto è stato portato alla luce dopo una lunga attività di indagine andata avanti da aprile a giugno, fatta di pedinamenti e controlli che ha visto impegnati insieme i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Colleferro insieme ai colleghi della Stazione di Carpineto Romano, supportati oggi da quelli della Stazione di Artena e del Nucleo cinofili di Ponte Galeria.
Per tre degli indagati sono scattati gli arresti domiciliari, mentre il 49enne di Carpineto Romano, già gravato da precedenti, è stato trasferito in carcere, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
L’attività investigativa dei carabinieri di Colleferro non si ferma con gli arresti di oggi. Le indagini proseguono per accertare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti , oltre ai 4 destinatari della misura cautelare, implicati nell’attività di spaccio.