Frosinone – Appartamenti Ater sgomberati trovati pieni di spazzatura e nel degrado

Le operazioni di sgombero degli alloggi Ater occupati abusivamente nella zona del Casermone a Frosinone, fanno emergere un’altra criticità: ovvero il dispendio di ingenti risorse per il recupero, lo smaltimento di quanto rinvenuto all’interno, e per tutti gli interventi richiesti utili a rendere nuovamente assegnabile un alloggio.
È duro il Commissario straordinario dell’Ater di Frosinone – Antonello Iannarilli – che evidenzia come siano stati trovati appartamenti pieni di oggetti e di spazzatura, mantenuti in maniera indecorosa e che necessitano opere di manutenzione urgenti per garantire salubrità e vivibilità.
“Una situazione limite, alla quale – continua Iannarilli – i nostri uffici stanno già provvedendo, per assicurare a coloro che attendono in graduatoria un’abitazione dignitosa”.
Iannarilli ribadisce come l’occupazione abusiva violi diritti e arrechi un danno economico all’Ente, che è impossibilitato a riscuotere il canone di locazione, ed è tenuto, ai sensi di legge, ad emettere bollette per un’indennità di occupazione, che verosimilmente non incasserà mai, ma che avrà un peso indiscutibile sul proprio bilancio. Un aspetto non trascurabile riguarda anche i condomini: quando si tratta di occupanti abusivi è, infatti, l’Ater che deve farsi carico di tutti gli oneri e degli eventuali costi per le spese di manutenzione ordinaria. Un’incombenza che, come è evidente, equivale a un danno gravoso. A tutto ciò, si aggiungano le somme richieste per l’avvio delle procedure di accertamento e del successivo sgombero. Parliamo di costi – chiosa il commissario – che ricadono interamente sull’Ater senza possibilità di deroga.