Un piano architettato nei minimi dettagli per reclutare ragazze nigeriane da destinare al mercato del sesso in Ciociaria e a sud di Roma e che arrivavano in Italia sui barconi della disperazione. È quello messo in atto – secondo le ipotesi della Polizia – da quattro donne nigeriane di età compresa tra i 39 ed i 46 anni.
L’indagine, condotta dagli agenti della Squadra Mobile di Frosinone diretti dal dottor Flavio Genovesi, e coordinata dalla Procura di Roma, ha smascherato 4 donne nigeriane di età compresa tra 39 e 46 anni.
Come era organizzato il piano delle quattro donne? Due di loro – sostiene l’accusa – inviavano denaro ad una persona di “fiducia” in Nigeria, affinché organizzasse il viaggio in Italia delle ignare vittime che aspiravano ad una vita migliore. La partenza avveniva dalla Libia e le traversate nel Mediterraneo venivano effettuate su imbarcazioni che mettevano a repentaglio la vita di quelle giovani.
Una volta giunte illegalmente in Italia alle giovani venivano forniti un alloggio e abiti adeguati. Come contropartita alle malcapitate veniva chiesta un’ingente somma di denaro, che potevano pagare solo con i proventi della prostituzione.
Il versamento settimanale si aggirava sui 350 euro, per raggiungere cifre da saldare anche di 25.000/30.000 euro; questo era il prezzo della libertà secondo quanto ricostruito dalla Polizia.
Le giovani nigeriane venivano accompagnate e sorvegliate sui “posti di lavoro”, tra la zona a sud di Roma e quella a nord di Frosinone. Molto spesso erano costrette a subire anche violenze e minacce allo scopo di piegarle all’ubbidienza, ricorrendo anche a presunte ritorsioni sui familiari rimasti in Nigeria.
Una volta finito il “turno” venivano private del cellulare per evitare che le giovani potessero rivelare i contorni di quel viaggio della speranza o chiedere aiuto.
Gli agenti della Squadra Mobile sono arrivati alle quattro donne sulla base di alcuni elementi emersi nel corso di un’altra indagine. Nelle scorse ore il cerchio si è chiuso con il loro arresto.
Per le quattro straniere l’accusa è di sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e finanziamento del trasporto illegale di persone da destinare alla prostituzione anche esponendo le stesse a gravi pericoli durante la traversata.