Frosinone – Federlazio: buoni i primi due mesi del 2022, ma la guerra ha complicato tutto

Il 2021 era stato considerato come l’anno della ripresa, dopo il periodo pandemico, un anno in cui erano state gettate le basi per un rilancio duraturo dell’economia. La guerra in Ucraina e tutte le sue implicazioni, compreso l’aumento dei costi dell’energia, stanno complicando la situazione.

Lo dice un’indagine di Federlazio, che ha monitorato costantemente lo stato di salute delle piccole e medie imprese in questi due anni. Da questa analisi  condotta tra gennaio e febbraio del 2022, e quindi prima e a ridosso dello scoppio del conflitto russo-ucraino, è emerso che malgrado una serie di incertezze legate ai costi dell’energia e alle difficoltà crescenti di reperire materie prime e semilavorati, gli imprenditori hanno comunque espresso una considerevole fiducia nell’opportunità di consolidare la crescita raggiunta nel 2021.

Purtroppo la guerra ha cambiato la situazione: gli effetti sono diversi tra zone e settori, in base alle dipendenze da gas e petrolio, oppure ai rapporti con i paesi direttamente coinvolti nel conflitto.

Gli imprenditori, anche quelli del frusinate, in questo periodo continuano a lamentare poi una grave difficoltà a reperire personale generico e qualificato, fenomeno questo che evidenzia come la scuola ed il mercato del lavoro non siano allineati. Altra preoccupazione riguarda ancora l’aumento dei costi energetici.

Il Presidente di Federlazio Frosinone, Nino Polito ha dichiarato: “Il tessuto imprenditoriale del frusinate ha saputo fronteggiare la crisi pandemica e ciò è testimoniato dagli andamenti favorevoli registrati nell’anno 2021.  È ovvio che il nuovo senario fortemente condizionato dalla guerra, risulta complesso, con una fase dell’economia attuale che presenta segnali di forte ridimensionamento per il 2022 rispetto all’anno precedente”. Il direttore invece, Massimiliano Iannucci, ha sottolineato come la guerra stia “alimentando incertezze, mentre le aziende avrebbero bisogno di un quadro di riferimento stabile, certo”.