Frosinone – Il 72° stormo festeggia i 100 anni dell’aviere Alberto Iannace

Il 72° Stormo di Frosinone ha festeggiato un compleanno speciale, i 100 anni del 1° aviere motorista Alberto Iannace, uno degli ultimi reduci della Grande Guerra della provincia di Frosinone. L’evento è stato fortemente voluto dall’Associazione Arma Aeronautica di Frosinone, alla quale Iannace è regolarmente iscritto. Dopo la celebrazione della Santa Messa presso la cappella, il comandante, colonnello pilota, Marco Boveri ha consegnato un crest del 72° Stormo al 1° Aviere Iannace Alberto complimentandosi per il traguardo raggiunto e per l’alto valore storico della testimonianza di guerra vissuta al servizio del Paese nei ranghi dell’Aeronautica militare.

Alberto Iannace origininario di Vallecorsa, insignito di croce di guerra al valore militare ha partecipato alle campagne militari in Albania e Grecia ed è uno dei pochi sopravvissuti viventi della campagna di Russia. E’ impressionante la lucidità con cui Iannace ha raccontato ai presenti il suo impiego in Russia e ancor più emozionante la tristezza che traspariva dai suoi occhi quando ha parlato del freddo patito a meno 50 gradi quando alle 2 di notte occorreva far partire i velivoli militari ed avviare i motori in condizioni proibitive. Iannace ha così raccontato, con dovizia di particolari: “in quelle notti ci siamo dovuti arrangiare con quello che avevamo, se si poteva volare, volavamo. Per riscaldare i motori ci davano delle stufette catalitiche ma non funzionavano. Poi ci hanno dato i riscaldatori ad aria calda. Gli arei erano i Macchi 200 e partivamo dalla base di Tudora in Romania per poi arrivare in Russia a Krivoi Rog, Dnipropetrovsk, Saporoshje e Stalino”.

All’età di 18 anni Iannace si è arruolato nella Regia Aeronautica, partecipando al con-corso da 600 posti da motorista con obbligo del volo. Nel giugno del ’40 entrò nella scuola di Napoli per poi essere assegnato al 50° Stormo di Sarzana. Da quel momento, come ha detto Iannace, l’Aeronautica militare ha fatto parte della sua vita:” è come una mamma che non “scordi” mai”.