Lottizazione abusiva: è questo il reato ipotizzato dai militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale A-groalimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale di Latina, che coadiuvati dal Nucleo Carabinieri Forestale di Latina, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Latina di un ‘area sulla quale è in realizzazione un imponente centro commerciale delle dimensioni di oltre 5.e 400 metri quadrati, costituito da un unico edificio al cui interno venivano prefigurate, al piano terra, tre distinte
strutture commerciali ed un’attività di vicinato al primo piano, il tutto realizzato nel centro urbano di
Latina, posto tra Via del Lido e Via F. Ferrazza – nel quartiere Q3.
Il sequestro ha interessato anche l’area circostante di rilevanti dimensioni (per complessivi 17.703 mq)
adibita a viabilità e parcheggi tutti funzionali e connessi al centro commerciale
Il complesso immobiliare o era stato oggetto già di un primo Decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Latina, eseguito nel gennaio 2024, per i reati di abuso edilizio e violazioni paesaggistiche, successivamente annullato dal Tribunale del Riesame di Latina.
La Corte di Cassazione, a seguito di ricorso della Procura, ha accolto il ricorso proposto dalla Procura, annullando l’Ordinanza del Tribunale del Riesame.
Le indagini condotte dal N.I.P.A.A.F. hanno consentito di accertare che l’Ufficio S.U.A.P. del Comune di Lati-na aveva rilasciato, per la realizzazione dell’insediamento commerciale tre titoli edificatori nonostante e, si trattasse di un progetto unitario le cui dimensioni facevano riferimento ad una “grande struttura di vendita” ai sensi della Legge Regionale n°33/99 la cui competenza, sotto l’aspetto autorizzativo, non era del Comune di Latina, bensì alla Regione Lazio.
Dagli accertamenti compiuti, è emerso che, per la realizzazione del centro commerciale, sono state incluse, illegittimamente, sia aree classificate a verde pubblico le quali non rientravano nel perimetro della “variante Q3”, sia aree dove risultava presente un vincolo di inedificabilità assoluta derivante dalla fascia di rispetto della Strada Statale 148 “Pontina”.
Ulteriori criticità nella realizzazione del complesso commerciale risultavano essere l’eliminazione completa di una notevole superficie boschiva che preesisteva nell’area prima dei lavori che avrebbe necessitato di una preventiva autorizzazione sotto il profilo paesaggistico